Maggio dei libri 2023 – Incontri in biblioteca
Torna il Maggio dei Libri, presso la Biblioteca Archivio della Fotografia Mediterranea in via G. B. riccio n. 4/5 a Torchiara SA, alle ore 18 il giorno 21 maggio.
Un viaggio tra le pubblicazioni di Marcello Napoli, giornalista e scrittore, è un appassionato ricercatore e conoscitore dell’opera di Alfonso Gatto. Anna Maria Torre Presidente dell’Associazione Cilento Domani Arte e Cultura Mediterranea APS dialoga con l’autore e con Francesco Ciociano della Casa Editrice Ippogrifo. Le ultime pubblicazioni di Marcello Napoli su Gatto sono: Alfonso Gatto e il continente Sardegna (Edizioni dell’Ippogrifo, 2018); Sulle orme di Gatto (Edizioni dell’Ippogrifo, 2021); Tre racconti ritrovati (Fondazione Gatto, 2021); Gatto e la Galleria L’Annunciata, Edizioni dell’Ippogrifo, 2022. Ha inoltre collaborato, con saggi brevi sull’opera di Alfonso Gatto alle pubblicazioni e riviste Sinestesie (Università di Salerno),Trame (Università di Cassino), L’estro furioso (Università Federico II di Napoli). Il contenuto della serata dedicata ad Alfonso Gatto è ben sintetizzato in questi scritti che accompagnano i volumi:
Editi dalle Edizioni dell’Ippogrifo.
Marcello Napoli, Gatto e il “continente” Sardegna, Edizioni dell’Ippogrifo 2018
Il poeta salernitano Alfonso Gatto s’imbarca in un viaggio “in vaporetto” nella stessa isola selvaggia, che da pochissimo si era aperta ad occhi estranei, chiusa nella bellezza mistica delle sue terre brulle, delle sue donne velate, di mare e villaggi nuragici, di pietre, feste e pensieri d’amore. Un esorcismo declinato in poesie, articoli e reportage, che lo scrittore Marcello Napoli, con pazienza, passione e spirito critico, ha deciso di raccontare nel libro “Alfonso Gatto e il continente Sardegna”che in poco più di ottanta pagine racconta un lato inedito del poeta, ma soprattutto del narratore, capace di guardare negli occhi volti e luoghi e di trascriverli nella stessa luce, filtrata da una sensibilità antica, di uomo con la valigia, bagnato da letture e città, sedotto dal foglio bianco da trasformare in canto.
Marcello Napoli, Sulle orme di Gatto, Edizioni dell’Ippogrifo, 2021
Proponiamo “quattro” passi in compagnia di Alfonso Gatto: un viaggio in Sardegna e tra gli aromi della Sicilia, tra i Sassi di Matera e la Lucania degli studi di Ernesto De Martino; alla ricerca non di una identità, ma di dignità nella Milano sentimentale dove era arrivato solo e con il suo primo libro di poesie “Isola”, edito nel 1932, e due lettere di presentazione in mano. Suggeriamo poi, uno sguardo a volo d’uccello tra le varianti delle sue poesie pubblicate in una cartella d’arte, impreziosita dalle sue immagini arcobaleniche e da poesie d’amore: un’altalena tra Eros e Thanatos. Un giro di giostra, ancora al suono de La Ballata del Tempo, da lui scritta e interpretata da Lea Massari; una rara incursione nel mondo della musica nei tempi della sua collaborazione televisiva. Tracce ancora: un’intervista a Silvio Ramat, curatore del volume: Alfonso Gatto tutte le poesie, ma soprattutto amico dei giorni e degli anni vissuti a Firenze. Infine, L’ultima intervista, realizzata per il settimanale L’Europeo, il 4 marzo 1976, quattro giorni prima dell’incidente che ne provocò la morte.
Marcello Napoli, Gatto e la Galleria L’Annunciata, Edizioni dell’Ippogrifo, 2022
Il catalogo “Gatto e la Galleria L’Annunciata” contiene cinque quadri di Alfonso Gatto provenienti dalla Galleria L’Annunciata di Milano, per anni una delle gallerie più importanti d’Italia. Negli anni ‘40 Alfonso Gatto (poeta, giornalista, scrittore e pittore) nel capoluogo lombardo aveva collaborato con Bruno Grossetti come curatore del Bollettino di Arte della Galleria di Milano e della Galleria Varese con testi letterari e critici. Va ricordato che la Galleria Grossetti prestò particolare attenzione ad artisti allora giovani, destinati a diventare i rappresentanti delle avanguardie storiche del tempo. Questi i titoli dei quadri inseriti nel catalogo: Lago a Carenno (tempera su cartoncino); La spiaggia dei poveri (pastello su cartoncino, pubblicato sul Bollettino dell’Annunciata, n. 10, una monografia su Gatto); Paesaggio (tempera su cartoncino); uno scorcio del Lago di Cillon, del castello in Svizzera.
Maggio dei libri 2022 – Incontri in biblioteca
SimbolicaMente
Anche quest’anno l’Associazione Cilento Domani Arte e Cultura Mediterranea APS organizza una due giorni in occasione del Maggio dei Libri 2022. Venerdì 20 maggio con inizio alle ore 18, presso la Biblioteca Archivio della Fotografia Mediterranea in via G. B. Riccio N. 5 a Torchiara ci intratterremo sul tema “ SimbolicaMente – Uomo – Natura – Universo e lo faremo attraverso la Simbologia degli Animali. A condurre l’incontro Anna Maria Torre Artista ed Ernesta De Masi Fisico, divulgatore scientifico, Clara Rania, architetto. Il tema verrà sviluppato dai partecipanti stessi attraverso una serie di interazioni e correlazioni di esperienze che ognuno nella vita ha fatto e di cui ne ha poca coscienza.
Il 21 maggio, sempre nello stesso luogo con inizio alle 18 si tiene il laboratorio di ceramica dal tema “Il Libro in Terracotta”, ogni partecipante avrà a disposizione una tavola di terracotta da modellare e su cui scrivere o disegnare. La cottura dei quadrotti è affidata all’Associazione che possiede un forno ceramico.
Conduce il laboratorio la ceramista Anna Maria Torre, nonché Presidente di Cilento Domani.
Queste due giornate si inseriscono in una attività nazionale, il Maggio dei Libri, promossa dal Ministero della Cultura. Il tema generale di quest’anno è “ContemporaneaMente – Leggere per comprendere”.
Per maggiori info e prenotazioni telefonate ai numeri – 3661567740 – 3392804128
Un Pardes di semi
Maggio dei libri 2021 – Incontri in biblioteca
Il nostro è un piccolo seme che cerca di ripristinare le radici recise, con la terra, l’individuo e l’universo. Abbiamo devastato il giardino ricevuto per ricercarlo, pensando che fosse perduto. Così lo stiamo definitivamente perdendo, siamo invasi talmente da noi stessi da non vedere più ciò che ci circonda, le direzioni che una volta ci indicavano dove guardare per una visione circolare si sono bloccate, e il nostro pensiero è diventato statico come i nostri arti. Non esiste più Est, Ovest, Sud, Nord. Queste non sono solo punti cardinali ma porte che ci indicano direzioni e visioni diverse del nostro vivere. Così non ci guardiamo più intorno, non osserviamo nulla se non quello che apporta benessere a noi stessi, un benessere molto relativo, poiché pensiamo che risieda solo in denaro. Ognuno segue solo il proprio interesse tralasciando le motivazioni altrui, non riusciamo a condividere e convivere con niente e nessuno, perché non siamo capaci di vedere l’armonia che si crea nell’insieme di tutto ciò che ci circonda, e di cui siamo parte, così come accade in un’orchestra di strumenti. Ognuno di noi è uno strumento, può suonare da solo è vero, ma con il tempo si stanca e stanca, insieme invece si produce un’opera la cui armonia produce quell’ emozione che ripristina il giardino perduto.
Giornate del maggio dei libri
28 maggio 2021 venerdì, ore 19,00
Ernesta de masi
L’autrice ci racconta il suo libro confrontandosi con i presenti, un interagire con i partecipanti per conoscersi e allietare un pomeriggio-sera ritrovandosi tra i libri della biblioteca.
29 maggio 2021 sabato, ore 18,00
Un progetto da condividere-riflessioni su Dante Alighieri
I partecipanti si ritrovano per individuare un possibile progetto comune, lo scopo è di creare qualcosa di unificante che funge da collante per condividere e apprezzare insieme l’importanza del gruppo (orchestra) per conoscere Dante Alighieri
30 maggio 2021 domenica, ore 17,00
Il libro in terracotta
L’esperienza già fatta in passato mira a incontrarsi e creare insieme delle piastre in terracotta. Quest’anno si riporteranno frasi tratte da opere di Dante. Le opere possono essere esposte nei propri giardini o abitazione come momento di lavoro comune e ricordare l’importanza che creare insieme rende la conoscenza un divertimento.
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INVENTRICI – la creatività è DONNA
Negli ultimi anni, per incoraggiare le giovani donne verso studi scientifici e ad intraprendere carriere in questo settore, vanno diffondendosi biografie di scienziate che con la loro creatività e intelligenza hanno prodotto risultati di grande valore in campo scientifico e tecnologico. Ma sono pochissime le scienziate che riescono ad affermarsi, ancora meno quelle che vincono premi Nobel o che ottengono riconoscimenti particolarmente significativi. Le biografie di inventrici presenti in questo libro delineano profili di donne che, pur non essendo a volte in possesso di particolari titoli di studio, hanno creduto nelle loro originali idee, si sono messe in gioco con coraggio e, lavorando sodo, sono diventate famose e passate alla storia. Viene fuori un universo femminile fatto di creatività, originalità, forza, determinazione e anche razionalità e logica che può fornire coraggio ed entusiasmo alle nuove generazioni di donne, sollecitandole ad avere fiducia nel valore delle proprie idee. L’Associazione Cilento Domani Arte e Cultura Mediterranea presenta questo interessante lavoro preso l’InfoPoint Cilentomania a Paestum il 21 agosto 2020. Libri d’Estate si conferma un importante appuntamento con la cultura nel Cilento, nel prestigioso scenario del Parco Archeologico di Paestum.
TITO API OCCI
Non credo sia facile affrontare questo testo che, al momento della lettura, devo dire accattivante, ti accompagna di pagina in pagina attraverso un mondo fatto di semplicità, di freschezza, di scoperta. Tanti dubbi ai quali sanno dare risposte solo gli adulti, una vita che scorre serena, cadenzata dal tempo soleggiato del nostro Mezzogiorno, dove alcune figure si affacciano come comparse attraverso una sapiente regia che ad uno schiocco di dita modifica la scena ed i suoi personaggi, non disdegnando di muoversi con garbata ironia tra accezioni filosofiche e piccoli, a volte irrisori spunti di vita quotidiana. La bambina che si racconta in questo scritto non è persona facile, ma i tratti di una spiccata e poliedrica personalità si avvertono tutti. Come dice la stessa autrice è attraverso questi gesti quotidiani che si rafforza la propria individualità e la propensione verso una professione che da adulto sarà poi la sua ragione di vita d’Artista. Oggi conosciamo una Anna Maria Torre scrittrice, un racconto nel racconto, un libro che attraverso una sequenza di immagini ed il testo scritto ci rappresenta le due anime di una donna che gioca con il ricordo e nello stesso tempo ci trasmette segnali forti attraverso immagini sapientemente scelte, un risultato eccellente sia nella semplicità del linguaggio che nell’immediatezza del messaggio visivo. L’evento è organizzato dall’Associazione Cilento Domani Arte e Cultura Mediterranea in collaborazione con l’Associazione Cilentomania. Si avvale del patrocinio della Città di Capaccio e della BCC Buccino Comuni Cilentani.
Venerdì 7 agosto appuntamento in via Magna Graecia a Paestum per trascorrere insieme una serata intrigante con donne che si confrontano in un suggestivo salotto letterario.
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SOGNANDO
L’avventura del sognatore è sempre affascinante, è un pò come un navigatore solitario in mezzo all’oceano. L’idea è che attraverso gli spunti che il sogno produce nella vita reale si possa in qualche modo dare vita ad una rappresentazione della propria esistenza legata all’ambiente, alle esperienze personali, ponendo l’accento sull’aspetto simbiotico della personalità.Sognando per alimentare una libera capacità di realizzare e migliorare la condizione umana. Il filo conduttore dell’incontro è il testo di William Shakespeare ‘Sogno di una notte di mezza estate’. Dame e Cavalieri, la nostra comparsa qui vi stupirà. Ebbene, stupitevi pure finchè poi tutto verrà messo in chiaro!
Il tutto ovviamente accompagnato con degli scritti suggeriti dai partecipanti a cui è affidato il compito di presentare la scelta ed una breve lettura tratta dal proprio libro scelto per l’occasione. Tutti in videoconferenza, ai tempi del COVID-19, a dimostrazione del fatto che la cultura non muore, si trasforma e si confronta tra più individui utilizzando la nuova tecnologia. A questo appuntamento virtuale fissato per il 23 maggio, ne seguiranno altri sperando che il confronto in questo caso possa avvenire nei giardini della Biblioteca Archivio della fotografia Mediterranea di Torchiara (SA).
Prosegue il nostro approfondimento sulla figura di William Shakespeare, lettura e confronto su Sogno di una notte di mezza estate presso la Biblioteca Archivio della Fotografia Mediterranea, Sabato 6 giugno 2020 alle ore 17.
Databile agli anni 1593-95 (come attestano le affinità stilistiche con Pene d’amor perdute, Romeo e Giulietta e Riccardo II), il Sogno si presenta come commedia epitalamica (si apre con l’annuncio del matrimonio tra i sovrani di Atene e si conclude con la consacrazione del talamo da parte delle fate), probabilmente composta in occasione della celebrazione solenne di nozze tra i membri dell’aristocrazia inglese.
Al di là della funzione più o meno pratica, questo curioso copione racchiude in sé, come sempre accade in Shakespeare, eterogenei spunti di tipo tematico, stilistico e paradigmatico.
Mito, fiaba, e quotidianità si intersecano continuamente senza soluzione di continuità e questo porta a riconoscere, all’interno dell’opera, suggestioni che vanno da fonti classiche (Metamorfosi ovidiane ed apuleiane) al patrimonio folkloristico tipico dell’Inghilterra (fate e folletti burloni compaiono comunque anche nei trattato sulla stregoneria di R. Scot e nel romanzo francese H. De Bordeaux, tradotto da Lord Berners) sempre originalmente e genialmente contaminati e ricreati dalla fervida fantasia del drammaturgo.
“Se noi ombre vi abbiamo irritato non prendetela a male, ma pensate di aver dormito, e che questa sia una visione della fantasia…noi altro non v’offrimmo che un sogno”
Il Sogno di una notte di mezza estate racconta delle imminenti nozze tra Teseo, duca d’Atene, e Ippolita, regina delle Amazzoni, da lui sconfitta e suo bottino di guerra. Un gruppo di artigiani-attori prepara una recita per l’occasione, mentre Titania e Oberon, rispettivamente regina e re delle fate, presumibilmente protettori dei talami nuziali, sono in lite fra loro e assistono nel bosco, tra un dispetto e l’altro, all’incontro tra amanti incompresi, amanti in fuga, amanti non corrisposto. Un fitto bosco di equivoci e malintesi, un re e una regina litigiosi, folletti dispettosi e creature magiche sono gli ingredienti ideali per una commedia divertente ma anche ricca di poesia e delicatezza, apparentemente elegante e cortese, impregnata di spunti noir e talvolta inquietanti. Il notturno, le visioni, il sovrapporsi di atmosfere che precedono il sonno e la veglia, l’inquietudine, sono caratteristiche che attraversano l’opera e lo spettacolo e che permettono di fare un vero salto nel fantastico da un lato, un’incursione nelle ambigue immagini della mente umana dall’altro.
Il Sogno di una notte di mezza estate è un vero e proprio teorema sull’amore ma anche sul nonsense della vita degli uomini che si rincorrono e che si affannano per amarsi, che si innamorano e si desiderano senza spiegazioni, che si incontrano per una serie di casualità di cui non sono padroni. Un gioco, a volte divertente a volte crudele, di specchi e di scatole cinesi che rivelano quanto la vita degli uomini sia soggetta a mutamenti inspiegabili e come il meccanismo del “teatro nel teatro” riveli la verità più profonda della vita. Gli uomini si affannano in un folle girotondo e nel frattempo le fate si burlano di loro per soddisfare i propri capricci: il dissidio tra Oberon e Titania, infatti, sconvolge la natura e le stagioni mentre un magico fiore rompe le dinamiche degli innamorati che si scambiano ruoli e amanti. In questo turbine di parallelismi e proiezioni si sviluppano le vicende del Sogno imbastito su tre piani, tre regni differenti ognuno dei quali è regolato da linguaggi e dinamiche specifiche. Il mondo delle fate è un mondo parallelo, mentre Oberon e Titania sono proiezioni Oberononiriche del duca d’Atene e della di lui futura sposa. Gli eterei sovrani però, sono più vivi degli uomini. La legge che li governa è la natura intesa come passione, sensualità e debolezza. Non sono astratti ed inconsistenti ma masticano piuttosto passioni e pensieri senza dubbio umani. Al contrario la razionalità e la legge dominano il mondo degli uomini. Quello degli artigiani rappresenta invece il mondo dell’arte che avvicina e mette in comunicazione gli altri due e si fa portatore di un legame indissolubile tra la vita reale e quella ideale. Uno spettacolo sul dissidio continuo e inevitabile tra ragione e istinto, tra apollineo e dionisiaco, tra il bello e il bestiale che vive in ognuno di noi e sulla riflessione quanto mai attuale di come nell’uomo questi due aspetti debbano necessariamente convivere.